Post

Visualizzazione dei post da 2020

Le 10 opere d'arte più belle custodite in Calabria

Immagine
Sebbene sia difficile selezionare 10 opere d'arte di una regione interessante ed antica come la Calabria, ho provato a fare una cernita di quelle che sono le opere d'arte che essa custodisce. All'interno di questa selezione ho inserito tutte le sezioni quali pittura, scultura, arte orafa e altro nel tentativo di rappresentare tutte le arti visive. Inoltre la selezione prevede opere di tutte le epoche. Per avere una visione omogenea dell'intera Calabria ho inserito opere provenienti da zone diverse in modo da rappresentare l'intero territorio regionale. Di certo questo criterio selettivo mette da parte opere di interesse al pari di quelle elencate ma di sicuro in questo modo si riesce a dare un'idea del patrimonio artistico che l'intera Calabria conserva. 1.  I Bronzi di Riace - Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria Sicuramente le opere calabresi più famose, le due sculture bronzee ritrovate nei fondali di Riace nel 1972, sono ad oggi

Dalla Passione alla Resurrezione di Cristo, le più belle opere d'arte custodite a Corigliano-Rossano

Immagine
La città di Corigliano-Rossano oltre ad essere la terza città più grande della Calabria è anche una delle primissime (forse la prima) per l'alta concentrazione di patrimonio artistico ivi conservato. Numerosi sono infatti i monumenti e le opere d'arte, soprattutto di carattere ecclesiastico. Troviamo Chiese bellissime ed interessanti dal punto di vista storico ed artistico, esse appartengono all' Arcidiocesi di Rossano-Cariati e contengono immagini straordinarie. Tra queste, essendo nel periodo Settimana Santa, mi piaceva elencarvi le opere più interessanti che riguardano appunto la Passione di Cristo. Premetto di non inserire in elenco le magnifiche immagini del Codice Purpureo di Rossano custodite nel Museo Diocesano e del Codex , che riguardano soprattutto l'ultima settimana della vita terrena di Cristo: dall'entrata di Gesù in Gerusalemme fino alla scelta tra Gesù e Barabba, già riportate nei siti ufficiali. Al netto delle immagini del più antico Evangelar